Imparare ad usare la lavatrice
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Settimana scorsa mi si è infeltrito l’ennesimo golfino in pura lana. Quindi ho deciso che superati i trenta, dopo due figli e quasi sei anni fuori casa è giunto il momento di imparare a lavare i vestiti.
La prima cosa che ho fatto è stata quella di studiare, come per tutte le cose che non so. Ho alzato il telefono e ho chiamato nonna, mamma e zia e ho chiesto “cosa fate voi per non rovinare i vestiti?”.
Ho scoperto un sacco di cose, magari banali, ma utilissime. La regola numero uno è che lana e centrifuga non vanno mai associate, esistono i programmi freddi quasi in tutte le lavatrici per la lana, ma bisogna annullare o al limite mettere al minimo la centrifuga. Seconda dritta fondamentale: i golf o i tessuti in lana vanno asciugati tamponandoli con un asciugamano, perché il ristagno dell’acqua non fa mai troppo bene ai tessuti delicati. Come non fa bene asciugarli vicino o addirittura sul termosifone. In ultimo mai dico mai appendere i golf, piccoli o grandi, se li appenderemo infatti il peso li deformerà oppure nella migliore delle ipotesi li allungherà.
Cosa fare invece quando il meraviglioso body con lo smerlo di Tempus Amoris si sporca? Niente panico! Può andare in lavatrice con il lavaggio a freddo e un sapone delicato, ma occhio a tutto ciò che può rovinarlo in centrifuga: ganci di reggiseni, bottoni di jeans o chiusure lampo. In fondo si tratta di un ricamo e va semplicemente trattato con più cura.
E per le sbrodolone come lei?
Semplice: le macchie vanno solamente pretrattate e a meno che non siano macchie difficili (tipo caffè o mirtilli rossi) non c’è neanche bisogno di chissà quale trucco. Basterà mettere un goccino di detersivo per i piatti sulla macchia di grasso prima di mettere tutto in lavatrice.
E alla fine se proprio non sapete come fare, come dice anche l’etichetta di Tempus Amoris, chiedete a mamma, lei lo saprà.
Flaminia